Il lago di Vico, immerso nel silenzio della Riserva Naturale a cui dà il nome, è sicuramente una delle perle naturalistiche della Tuscia.
Le sue origini sono vulcaniche, è infatti nato dallo sprofondamento della camera magmatica dell’antico vulcano Vicano, che con la sua attività eruttiva ed esplosiva, contribuì a creare quella base tufacea che poi, scavata dall’erosione e dall’azione dell’acqua, ha dato vita ai pianori sui quali i nostri antenati scelsero di vivere.
Un tempo il lago riempiva l’intero cratere, e il cono del Monte Venere, che oggi cinge il bacino dal lato nord, emergeva come un’isola. Poi, con la creazione di un canale sotterraneo probabilmente ad opera degli Etruschi, il livello delle acque si è abbassato di circa 20 metri, trasformando tutta la zona Nord della valle in un territorio fertile, coltivato a noccioleti. Un’altra parte del territorio è invece occupata da paludi scelte come aree di nidificazione da alcuni uccelli migratori, tra iquali lo svasso maggiore, il simbolo della Riserva.
Il lago è inoltre reso ancora più suggestivo dalle numerose essenze arboree come il faggio, l’acero, le querce, i noccioleti e castagneti da frutto, che rendono il paesaggio unico nel mutare delle stagioni.
Una passeggiata lungo uno dei facili sentieri che percorrono la Riserva è sicuramente un modo diverso per concludere la giornata rilassando gli occhi nel verde, dopo averli fatti “ubriacare” di immagini con una visita allo stupendo Palazzo Farnese.